9 Ottobre 2018

Mi arrabbio e mi viene mal di pancia! Emozioni e corpo in medicina cinese

Per secoli ci siamo abituate a pensare che emozioni e corpo fossero due concetti separati. Le emozioni (a volte definite come una debolezza o una distrazione) stavano nel cuore, nell’anima, oppure nella mente: niente a che vedere con la nostra parte fisica.
Soltanto la cultura popolare continuava a ricordarci che quando ci innamoriamo “sentiamo le farfalle nello stomaco”, quando ci arrabbiamo “ci rodiamo il fegato” o “ci va il sangue alla testa”, quando qualcosa ci opprime “ci sentiamo il peso del mondo sulle spalle”, quando abbiamo paura “ce la facciamo sotto”, quando siamo molto felici “ci esce il cuore dal petto”.

È solo dopo la nascita della psicoanalisi che inizia a formarsi l’idea che le emozioni abbiano una forte influenza sul corpo: nasce la psicosomatica, “che studia disturbi e malattie fisiche i quali sarebbero prodotti o favoriti da fattori di ordine psicologico ed emozionale” (Dizionario di Medicina Treccani, 2010).

Emozioni e corpo ritrovano quindi il loro collegamento, che però viene esplorato solo per quanto riguarda la patologia (“disturbi e malattie fisiche” oppure la capacità di guarigione): emozioni e psiche ci interessano solo come fattori di disturbo del nostro equilibrio.

Emozioni e corpo: un legame indissolubile in medicina cinese

In Cina la situazione è sempre stata molto diversa. Fin dai tempi più antichi, i pensatori e i medici cinesi hanno sempre saputo che il legame fra emozioni e corpo è indissolubile.
La prospettiva però è molto diversa da quella della psicosomatica: le emozioni non sono considerate solo un potenziale elemento di disturbo, ma sono innanzi tutto un fattore fisiologico che promuove il nostro benessere e il nostro equilibrio.
Confucio ad esempio dice che “gioia e ira, dispiacere e felicità […] quando si sono prodotti ma con misura e con regolatezza questo è detto armonia” (Zhongyong “Il giusto mezzo”).

“Le sette emozioni sono nella normale natura dell’uomo”
Sanyin jiyi bingzheng fanglun

Cos’è quindi che trasforma le emozioni in un fattore di disequilibrio? Lo dice chiaramente uno dei più antichi testi filosofici cinesi a noi pervenuti, il Mozi (cap. Jingxia):  “Non vi sono attrazione o avversione che siano buone o dannose [di per sé]; beneficio e danno stanno nella loro adeguatezza” e “se pena e gioia sono fuori tempo necessariamente si hanno conseguenze nefaste”.
Le emozioni diventano quindi fattori di disarmonia quando sono non adeguate, quindi fuori luogo oppure esagerate rispetto alla situazione oppure sempre ripetute e trattenute oppure non vissute liberamente. Ho approfondito questo tema nel mio articolo Emozioni in medicina cinese: quando il troppo stroppia.

Le conseguenze sono ben chiare: “Con pensiero e apprensione il cuore si affatica e si producono le malattie” (Zuozhuan, cap. Zhaogong yuannian). Il Cuore, che per la medicina cinese è incaricato di gestire in senso lato la sfera emotiva / mentale / psicologica (Shen), è sempre chiamato in causa quando ci sono problematiche emotive, ma il bersaglio finale sono spesso altri organi o visceri e le parti del corpo a loro collegate: per questo le emozioni non regolate “producono le malattie”.

emozioni e corpo

Emozioni e corpo: organi e distretti “bersaglio”

Com’è possibile che le emozioni sregolate colpiscano organi o parti del corpo specifici? I meccanismi sono due:

1. Emozioni e movimenti del Qi (“energia”)

Come dice Massimo Muccioli, direttore di ScuolaTao, le emozioni sono e-mozioni, ossia movimenti (“mozioni”) del Qi, “energia” (“e”). Questo significa che ogni emozione spinge il nostro Qi in una direzione precisa: se lo fa occasionalmente o in modo non troppo forte, il nostro equilibrio torna presto allo stato precedente. Se questo movimento forzato avviene troppo spesso o se è troppo forte, è possibile che l’equilibrio non riesca più a ripristinarsi: il nostro Qi tende a seguire la nuova strada aperta dall’emozione e questo causa cambiamenti, disturbi, problemi.

Quali sono queste “direzioni forzate”? Eccole nelle parole dello Huangdi Neijing Suwen (Il Classico interno dell’Imperatore Giallo, sezione “Domande Semplici”, circa III secolo a.C.), il testo base della medicina cinese: “Collera, allora il Qi sale. Euforia, il Qi si rilascia. Tristezza, il Qi si dissolve. Paura, il Qi scende […]. Spavento / shock, il Qi diventa disordinato. Fatica, il Qi si esaurisce. Pensiero, il Qi si annoda”.

Se ad esempio ci arrabbiamo sempre, il Qi tenderà a salire: sarà facile soffrire di mal di testa più o meno forte, avere il viso rosso o gli occhi rossi, sudare in viso o nella parte alta del corpo.

2. Emozioni e organi (teoria dei cinque elementi)

In modo più specifico, la teoria dei cinque elementi lega ogni emozione (e quindi ogni movimento del Qi collegato) al sistema dei nostri organi interni. Ogni organo risuona in particolare con un’emozione, che nella giusta quantità ne sostiene la fisiologia (lo aiuta a portare avanti le sue funzioni), ma se eccessiva o fuori luogo o troppo ripetuta lo manderà invece in disequilibrio.

Il Fegato, ad esempio, è l’organo legato alla rabbia: questo significa che se ci arrabbiamo sempre il Qi tenderà a salire (vedi sopra) e potrà causare ad esempio mal di testa soprattutto nelle zone della testa legate al Fegato (apice della testa) o al suo viscere accoppiato, Vescica biliare (lati della testa, anche uno solo alla volta; tempie; parte laterale della fronte).

Oltre a questo, in medicina cinese il Fegato è legato alla libertà di circolazione, movimento e diffusione all’interno del corpo: il suo contributo è quindi particolarmente importante per tutti quei visceri che fanno transitare cibo e scarti nel corpo (Stomaco, Intestino crasso).
Se ci arrabbiamo spesso, ma freniamo la nostra collera, non la esprimiamo o addirittura la reprimiamo, il movimento verso l’alto del Qi sarà bloccato e questo “eccesso di energia” dovrà indirizzarsi lungo un’altra direttrice.
Ad esempio, potrà colpire lo Stomaco (difficoltà di digestione, reflusso, bruciore di stomaco, mal di stomaco…) o l’Intestino crasso (mal di pancia, sintomi tipo colite, scariche di diarrea con forte odore…).
Proprio perché ogni emozione è un movimento di Qi, è possibile utilizzare questa energia per altri scopi: ne ho parlato ad esempio nel mio articolo Gestire la rabbia per trasformarla in creatività.

Se ti interessa capire meglio come le emozioni influenzino il sistema degli organi e dei visceri e le loro funzioni, causando disturbi a livello fisico o mentale / emotivo, ti consiglio di leggere l’articolo che ho dedicato a questo tema specifico: Emozioni in medicina cinese: quando il troppo stroppia.

emozioni e corpo

Emozioni e corpo: superare i limiti della psicosomatica

La visione della medicina cinese ci aiuta a capire meglio i meccanismi descritti e studiati dalla psicosomatica, legandoli non a problematiche biochimiche o psicologici, ma ad aspetti della gestione emotiva su cui possiamo lavorare in autonomia o con il supporto di professionisti esperti dei vari settori (medicina cinese, psicoterapia, mindulness…).

L’aspetto sorprendente, però, è che la medicina cinese supera il limite maggiore della psicosomatica: quello di pensare che solo “la mente” possa influire sul corpo. La medicina cinese, infatti, ritiene che per completare il quadro si debba prendere in considerazione anche l’aspetto “somatopsichico”, ossia il fatto che anche psiche / emozioni / mente (Shen) possano essere influenzati dalla componente fisica e da quella funzionale (Qi, “energia”).

Al di là della considerazione banale che quando si è in salute si è più contenti e quando si è ammalati si è di cattivo umore, la medicina cinese ritiene che un disequilibrio di un organo possa portare a riflessi significativi anche a livello mentale ed emotivo. Quello fra emozioni e corpo non è un legame a senso unico, ma una via a doppio senso, dove influenza e stimolazione si muovono in entrambe le direzioni.

Per fare un esempio, un disequilibrio del Fegato (a livello delQi e quindi delle sue funzioni in medicina cinese) non si manifesterà solo con sintomi fisici, ma anche con un’alterazione delle emozioni.
Un esempio chiaro?

Come dicevo prima, il Fegato ha il compito di permettere il libero movimento e la libera circolazione e quindi ha particolare influenza su tutto ciò che nel corpo si riempie e si svuota: non solo Stomaco e Intestini, ma anche l’Utero.
Se il Qi del Fegato non circola bene (stasi di Qi del Fegato), ci potranno quindi essere problemi di movimento e svuotamento a livello dell’Utero: questo non significa solo sintomi fisici come dolore mestruale, pancia gonfia, coaguli scuri nel sangue mestruale, stanchezza prima e durante il ciclo, ma anche riflessi sulla sfera emotiva e mentale etichettati spesso come “sindrome premestruale”.

Inquadrando con competenza il disequilibrio del Fegato e trattandolo con la medicina cinese è possibile ripristinare il normale movimento del Qi del Fegato. Come conseguenza, ci sarà una diminuzione e spesso una scomparsa del modo in cui questo disequilibrio si manifestava sia a livello fisico che a livello emotivo e mentale.

Se vuoi approfondire meglio questi aspetti, puoi leggere anche il mio articolo sul rimuginio (e il suo legame con la Milza) oppure la serie di quattro articoli dedicati alle fasi del ciclo mestruale e ai loro aspetti fisici, funzionali e mentali / emotivi, iniziando da quello dedicato alla fase mestruale.

Anche se molto spesso è vero che le emozioni influiscono sul corpo, non dobbiamo nemmeno cedere alla facile tentazione di “mentalizzare” tutto: anche il corpo infatti ha una grande influenza sulla psiche. Dobbiamo solo affidarci a una professionista esperta per capire in quale situazione ci troviamo e agire sulla giusta causa, nel modo giusto, per aiutare il nostro benessere fisico e la nostra evoluzione emotiva.

Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile

Se vuoi approfondire il tema della relazione fra corpo e mente / psiche / emozioni in relazione al ciclo mestruale, iscriviti ai miei webinar “Le Acque della Luna” e “Il ciclo delle trasformazioni”.

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