13 Febbraio 2018

Il cibo in medicina cinese: legame fra uomo e ambiente

Perché il cibo in medicina cinese è così importante per il nostro equilibrio?

Il cibo riveste un ruolo fondamentale nelle nostre vite: a un livello base, consente la nostra sopravvivenza, fornendoci tutto quello che ci serve per mantenere in funzione il nostro organismo; a un livello più elevato, l’alimentazione è intimamente legata ai nostri ricordi più precoci, al rapporto con i genitori. Oltre a questo, i pasti per noi sono un momento fortemente sociale, che condividiamo con la famiglia e gli amici.

Quando parliamo di cibo in medicina cinese, che considera l’essere umano da una prospettiva olistica, teniamo conto di tutti questi diversi livelli: di ogni alimento, infatti, non si conteggiano calorie o micronutrienti, ma si studia l’impatto sul nostro equilibrio interno, quindi sul funzionamento energetico di organi e visceri, sulla produzione delle sostanze vitali, sull’equilibrio in termini di Yin e Yang.

“I saggi in primavera ed estate nutrono lo Yang, in autunno e inverno nutrono lo Yin e in questo modo seguono le loro radici […]. Opporsi alle proprie radici è attaccare le proprie basi e distruggere il proprio vero Qi (Zhenqi, “vera energia”)”.
Huangdi Neijing (Canone interno dell’Imperatore Giallo)

Allargare la prospettiva: il cibo in medicina cinese e l’ambiente

La medicina cinese, però, aggiunge una prospettiva ulteriore. Nella visione cinese, l’essere umano è un microcosmo, un sistema complesso i cui elementi sono a loro volta sistemi composti, continuamente in relazione, interscambio, interazione, reciproca influenza.
Questo microcosmo a sua volta è in relazione con il macrocosmo, ossia tutto ciò che esiste al di fuori di noi: l’ambiente in cui viviamo con il suo clima, le sue caratteristiche, le sue stagioni, le sue variazioni di luce e buio, le sue trasformazioni.
Questa relazione fa sì che ciò che avviene attorno a noi abbia una sua influenza sul nostro equilibrio, cosa di cui ci accorgiamo banalmente nella nostra esperienza: d’estate siamo tendenzialmente più energiche, d’inverno ci viene sonno prima, in primavera riscopriamo il piacere di stare all’aria aperta… d’estate abbiamo voglia di insalata e centrifughe, d’inverno di cioccolata calda e strudel di mele.

Il cibo in medicina cinese in questo contesto svolge un’azione fondamentale: oltre all’abbigliamento, infatti, è l’elemento che più ci permette di adattarci ai cambiamenti di stagione, rafforzando il nostro organismo, aiutandoci a combattere i fattori climatici più estremi (ad esempio, il freddo invernale e il calore estivo) e permettendoci di prevenire il manifestarsi di disturbi non solo nella stagione in corso, ma anche in quella successiva.

Oltre a questo, i vegetali che crescono spontaneamente in ogni mese dell’anno hanno tutte le caratteristiche di quel particolare momento e ci aiutano a “sintonizzarci” sull’energia della stagione: mangiare melanzane a Natale e broccoli a Ferragosto, quindi, non è di grande aiuto.

Scegliere cibo stagionale ci dà una marcia in più per aumentare le nostre risorse e non vivere “fuori stagione”, evitando di essere più indifesi rispetto ai fattori climatici.

mangiare seguendo le stagioni

La cottura del cibo in medicina cinese

La medicina cinese non dimentica, infine, che modalità di cottura, conservazione e lavorazione del cibo possono modificarne le caratteristiche energetiche: anche le modalità di consumo degli alimenti sono quindi importanti per sostenere il nostro equilibrio nel modo migliore.
La cosa più importante da sapere è che frutta e verdura crude sono tendenzialmente yin e hanno quindi la capacità di rinfrescare e produrre liquidi: questa è una proprietà ottima per l’estate e i mesi più caldi della primavera, ma può essere controproducente in tardo autunno e inverno.
Frutta e verdura cotta sono tendenzialmente più yang, quindi più adatte a sostenere la nostra capacità di riscaldarci: sono ottime per tardo autunno e inverno, mentre sono meno indispensabili durante l’estate.

Anche l’utilizzo di condimenti può modificare l’azione del cibo sul nostro equilibrio: se vogliamo aumentare la capacità di rinfrescare, ad esempio, sono particolarmente d’aiuto tre erbe aromatiche specifiche (menta, maggiorana e timo), oltre che il succo di arancia e limone e la scorza di questi due agrumi.

Tutte le spezie tranne lo zafferano, invece, hanno un’azione riscaldante: questo è ancora più vero per pepe, peperoncino, cannella e zenzero secco, che possono diventare nostre alleate contro il freddo invernale, oppure se abbiamo preso molto freddo in qualsiasi altra stagione.

Se vuoi saperne di più, ti ricordo che qui puoi trovare i miei articoli sull’alimentazione stagionale in base alla medicina cinese:

Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile

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